IL TRATTATO DI LIBERO SCAMBIO CON IL CANADA (CETA)
Il nuovo governo italiano per il momento ha lasciato intendere di non voler ratificare il nuovo trattato di libero scambio con il paese nord-americano (CETA) sottoscritto dall’UE, come afferma il ministro delle politiche agricole Gian Marco Cetinaio parlando alla stampa “perché tutela solo una piccola parte dei nostri prodotti DOP e IGP”. A questo proposito chiariamo che il CETA contiene 143 DOP, di cui 41 italiani. E’ evidente che il Governo continua a perseguire una politica che la isola sempre di più a livello europeo: in realtà, grazie proprio alle nuove intese, le esportazioni italiane verso il Canada sono aumentate dell’8% dal settembre scorso, secondo statistiche canadesi riportate dalla Commissione europea in questi giorni. “Il Trattato CETA è stato buono per l’Italia” ha detto a Bruxelles la commissaria al commercio, Cecilia Malmström mentre il governo Conte ha lasciato intendere che potrebbe bloccare il CETA quando giungerà il momento di votare, bloccando in teoria a livello europeo la piena entrata in vigore dell’accordo, peraltro già in vigore provvisoriamente dal settembre scorso. Tra l’altro, non bisogna dimenticare che l’Italia ha dato il suo pieno assenso al trattato commerciale in sede di Consiglio d’Europa per cui sembra davvero incredibile che esso possa essere rimesso in discussione. Un’altra grana che potrebbe sollevare l’attuale governo, peraltro danneggiando proprio il settore agro-alimentare. Politica ottusa che conferma la totale irresponsabilità di questa nuova leva di politici che sta prendendo sempre di più le distanze dall’UE, con gravi conseguenze per il paese.
Luglio 2018
Avv. E. Oropallo