Salvini ci riprova a mettere il naso nei vaccini!
Dopo la presa di posizione innanzitutto del mondo accademico, delle autorità scolastiche e sanitarie, anche i presidi – per bocca del presidente dell’associazione nazionale presidi – hanno dichiarato che non saranno ammessi a scuola i bambini privi della certificazione rilasciata dall’ASL. “L’autocertificazione – dichiara Giannelli – non è idonea perché è in contrasto con quello che dice la legge che prevede la presentazione del certificato. Confidando, come dichiara al quotidiano “La Repubblica” del 6 settembre u.s., nel ritiro da parte dei ministri responsabili di una circolare che ha creato solo confusione stabilendo che anche per l’anno scolastico 2018-2019 i genitori possono presentare un’autocertificazione sostitutiva dei documenti vaccinali mentre ad Agosto, Lega e Cinque Stelle al Senato presentavano un emendamento al decreto Milleproroghe per far andare a scuola quest’anno anche chi non porta i documenti”. Dopo l’audizione il 4 settembre alle Commissioni Affari Costituzionali della Camera di istituzioni sanitarie, rappresentanti di organizzazioni mediche, di presidi e del parere dello stesso esperto nominato dal ministro a capo della Commissione Nazionale Vaccini, Vittorio De Micheli che si è detto favorevole a bloccare l’emendamento presentato proprio da Lega e Cinque Stelle, sembrava che la pressione del mondo scientifico, sanitario e scolastico avesse fatto scattare il dietro-front: 24 ore dopo l’audizione, infatti, i relatori del decreto legge hanno presentato un nuovo emendamento per bloccare quello della coalizione di partito approvata già al Senato dichiarando di voler presentare – in tempi rapidi – una nuova legge sui vaccini, ripristinando dunque, anche se giuridicamente non c’era dubbio, la piena validità della legge Lorenzin. La decisione ha fatto scattare la rabbia della pattuglia dei no-vax. Claudio Simon, presidente del coordinamento dei genitori antivax, si è detto deluso di questa maggioranza che ha fatto marcia indietro. Sembrava che ormai fosse risolto ogni dubbio ma ci si illudeva perché nel volgere di una notte, salta fuori un nuovo emendamento che autorizza l’ingresso nel nido e alle materne con l’autocertificazione: le famiglie avranno tempo fino al 10 marzo per presentare l’originale del certificato. La presentazione di questo nuovo emendamento dovrebbe forza di legge a questa previsione sollevando un coro di critiche per cui alcune regioni stanno pensando ad un ricorso al TAR Lazio, se passerà la nuova norma perché “non si può permettere l’autocertificazione su dati sanitari”. Che cosa era successo in questo breve spazio di tempo? A sorpresa, a pretendere l’ultima modifica a Milleproroghe, è stato Matteo Salvini in persona irritato dall’esultanza delle opposizioni per il dietrofront della maggioranza. Questo gli è bastato per farlo andare su tutte le furie e ordinare quindi ai suoi di rimediare alla figuraccia. “Impossibile ignorare l’ira del capo – scrive La Repubblica – che non si è neppure preoccupato più di tanto di coinvolgere il suo alleato al governo”. Si decide così di dare forza di legge alla circolare Grillo che aveva prorogato di un altro anno l’obbligo per i genitori di produrre l’autocertificazione vaccinale originale. L’emendamento è pronto ma nessuno lo sa tanto è vero che in Commissione Bilancio Affari Costituzionali, la leghista Baldi dice no alla proroga dell’autocertificazione mentre il Cinque Stelle Giulio Trizzino esce dall’aula senza votare. Se il 23 il decreto Milleproroghe verrà approvata, ebbene la circolare Grillo avrà forza di legge per cui la proroga diventerà legge ma fino ad allora in vigore è solo la legge Lorenzin per cui coerentemente i presidi non accetteranno l’autocertificazione anche se, fortunatamente, fino ad ora non si sono registrati grossi problemi soprattutto nelle regioni più virtuose dove è già operativa l’anagrafe vaccinale per cui i falsi potranno essere facilmente smascherati. Resta il problema nelle regioni dove l’anagrafe non è ancora operativa per cui ci si affida al buon senso sia delle autorità scolastiche come ai genitori no-vax di non creare traumi ai minori. Ancora una prova di forza di questa maggioranza, sconfessata dai suoi stessi esperti, ed un ennesimo episodio di oscurantismo e di irresponsabilità istituzionale da parte di un ministro che non teme di commettere ancora una volta una ennesima violazione della legge pur di accontentare la sua base elettorale.
Settembre 2018
Salvini ci riprova a mettere il naso nei vaccini!