Riforma dei vitalizi al Senato e contenimento delle spese
Nel corso di un’audizione al Consiglio di Presidenza del Senato, il Presidente dell’INPS Tito Boeri ha sostenuto che, numeri alla mano, se il Senato dovesse adottare la medesima delibera adottata dalla Camera dei Deputati per il ricalcolo contributivo dell’importo dei vitalizi, che ha prodotto un risparmio stimato in 40 milioni di euro, “ci sarebbero sedici milioni di euro di risparmi ed estendendo il ricalcolo ai consiglieri regionali si risparmierebbero 55 milioni di euro aggiuntivi, risparmi dunque superiori ai 100 milioni di euro, tali da ridurre il disavanzo dei vitalizi e, dunque, gli oneri gravanti sulla collettività”. “Si tratta – aggiunge Boeri – di un’operazione seppur tardiva che va nella direzione di ridurre gli squilibri strutturali del sistema” chiarendo infine che “nonostante il basso numero di percettori, i risparmi sono rilevanti, a riprova del fatto che il sistema ha gravato sui contribuenti generici in modo del tutto sproporzionato rispetto al numero di percettori dei vitalizi”. Una misura dunque che finisce per contribuire, pur limitatamente “al miglioramento dell’equità…del nostro sistema pensionistico”. Sempre che il Senato sia disposto a rivedere il sistema di calcolo fin qui utilizzato, che ha creato effettivamente dei privilegi che non trovano giustificazione alcuna nel settore pensionistico. Averne goduto in passato è stato un abuso inaccettabile per cui la modifica serve solo a riequilibrare le categorie sotto il profilo pensionistico.
Settembre 2018