NO AD ACCORDI BILATERALI SUL TURISMO
Con la riapertura delle frontiere, probabilmente sarà possibile una ripresa dei traffici turistici anche per l’Italia e per gli italiani.
Il nostro paese – per bocca del Ministro degli Esteri – in una video conferenza con gli omologhi di altri 10 paesi ha dichiarato di opporsi agli accordi bilaterali sui flussi turistici che sono contro lo spirito dell’UE.
Nel frattempo la Commissione Europea ha fornito le sue raccomandazioni sulle modalità di gestione delle vacanze della prossima estate sottolineando la necessità di regole che evitino la discriminazione tra i cittadini dell’UE a causa della pandemia da Covid-19.
Anche la Germania si è opposta agli accordi bilaterali perché potrebbero scatenare una “guerra del turismo”, restando disponibile per un accordo globale perché non può essere messa in discussione la libera circolazione dei cittadini europei in tutti i paesi dell’UE a meno che non sussistano specifiche ragioni che possono eccezionalmente e, solo per precisi periodi, sospendere la libera circolazione prevista dal Trattato di Schengen. In effetti, la Commissione ha precisato che “se una revoca generalizzata delle restituzioni non è giustificata dalla situazione sanitaria, gli Stati membri dovranno procedere alla eliminazione delle restrizioni tra aree o Stati membri con situazioni epidemiologiche abbastanza simili”.
Recentemente, il Ministro degli Esteri belga ha incontrato nei giorni scorsi i suoi omologhi francese, olandese, tedesco e lussemburghese per valutare la graduale abolizione delle restrizioni previste alle frontiere comuni con questi quattro paesi.
I confini della Polonia sono ancora chiusi ma alcuni paesi, che fanno parte del Gruppo Visegrad, stanno discutendo per tenere chiuso il confine con l’Italia.
La situazione è in evoluzione in quanto le misure saranno modificabili sulla base dell’evoluzione della pandemia ancora presente nei paesi dell’UE.
28/5/2020
No ad accordi bilaterali sul turismo