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NEGATO L’ABORTO ALLE DONNE UCRAINE STUPRATE DAI SOLDATI RUSSI

E’ notizia di oggi (è venerdì 15 aprile) che la Polonia nega l’aborto alle donne ucraine stuprate dai soldati russi: “Scappano dall’inferno, si sono svegliate nel Medioevo”, scrive il quotidiano “La Repubblica”. Purtroppo in Polonia è vietato l’aborto se non in alcuni casi come può essere la malformazione del feto o pericolo di vita per la partoriente. Il più delle volte le polacche vittime di una violenza sono costrette ad arrangiarsi con gli strumenti tradizionali ricorrendo alle “mammane”, come ce ne erano anche qui da noi quando l’aborto era ancora proibito. O, se hanno i soldi, vanno ad abortire all’estero. Oggi le ucraine subiscono una duplice violenza, quella di dichiarare di essere state violentate e quella di uno Stato che le costringe a portare avanti una gravidanza da loro indesiderata. Mentre in Ucraina si consentiva di abortire fino alla dodicesima settimana, in Polonia sono arrivati due milioni di ucraini di cui il 90% sono donne e bambini, da qui è facile pensare che il numero delle richieste di aborto saranno senz’altro migliaia. I volontari che sono andati a Bucha hanno detto al ritorno in Polonia che le donne stuprate hanno paura di venire in Polonia perché conoscono la legge polacca per cui cercano di arrangiarsi nel loro paese devastato dalla guerra.

E’ inutile aggiungere che questo rifiuto non fa che mettere in discussione quella solidarietà finora mostrata dalla comunità polacca. E’ questo uno degli aspetti che rende questa guerra sempre più inaccettabile, anche alla luce delle dichiarazioni del presidente ucraino  ma soprattutto dal potente alleato USA sceso in campo al fianco dei cittadini ucraini per continuare la guerra fino alla vittoria. “Una guerra che potrebbe – secondo il segretario della Nato – durare anche mesi o anni”.

Una guerra combattuta dai cittadini di questo paese, senza capire che essa tocca innanzitutto il cuore dell’Europa densamente popolato, una guerra che si combatte nelle città, facendo migliaia di vittime innocenti. E’ questo che vuole il popolo ucraino? Crediamo proprio di no ma la pace non ci sarà fino a quando l’UE non deciderà di mettere da parte ogni esitazione per giocare un ruolo di mediazione dimostrando di non voler più seguire la strada indicata da Biden – della guerra ad oltranza – perché ben altri sono gli obiettivi che USA e NATO intendono perseguire: quello di riaffermare il ruolo di supremazia degli USA anche in Europa ed estendere la copertura della NATO anche ad altri paesi aumentando così il grado di insicurezza di una gran parte del continente.

Se i governi di questo continente e, soprattutto l’UE non si decideranno ad intervenire, sicuramente non solo tramonterà il progetto della Federazione europea ma saranno coinvolti ad intervenire in un conflitto che potrebbe diventare molto più aspro e che potrebbe trasformarsi in una terza guerra mondiale.

Aprile 2022

 

Negato l’aborto alle donne ucraine stuprate dai soldati russi

 

 

 

 

 

 

 

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