LA TERZA GUERRA MONDIALE E’ GIA’ INIZIATA
In un’intervista rilasciata al quotidiano “Il dubbio” Margherita Boniver, già sottosegretaria agli Esteri negli anni dal 2001 al 2006, dichiara che “la guerra mondiale è un incubo che può diventare realtà…” aggiungendo che “nessuno sembra intenzionato ad arrestare un conflitto di questa vastità, mostruosità e ferocia nel cuore dell’Europa” ma dimentica di aggiungere che in questa fase anche gli USA e la Nato non sono dell’avviso di sospendere lo scontro militare in quanto è cambiato l’obiettivo iniziale che era quello di aiutare l’Ucraina a sostenere sul piano militare l’invasione della Russia di Putin. L’incontro dei paesi membri della Nato a Ramstein in Germania conferma che è cambiata la strategia Usa che è decisa a combattere questa guerra fino alla sconfitta della Russia. L’incubo si è già trasformato in realtà. Con un’esplosiva dichiarazione il sottosegretario inglese alla Difesa ha dichiarato che “l’Ucraina può usare le nostre armi per bombardare la Russia“. Per tutta risposta il Cremlino ha minacciato di colpire gli occidentali a Kiev anche se Mosca ha aggiunto, nel suo colloquio con il segretario Onu di essere disposta a negoziati on-line con Kiev per aprire corridoi umanitari e portare in salvo i civili ma ha ribadito che ogni accordo è impossibile senza il riconoscimento di Donbass e Crimea alla Russia. Accordo che per Londra e Biden è inaccettabile perché potrebbe costituire un pericoloso precedente per la Cina che rivendica Taiwan e così “non saremo più al sicuro” ha dichiarato il ministro della difesa inglese Truss. Insomma a decidere come risolvere il conflitto ci sono due potenze che non fanno parte di questa area geografica, che specificano apertamente che non possono accettare per motivi che non interessano l’Europa ma che toccano gli interessi inglesi e americani in Estremo Oriente mentre l’Europa resta a guardare, limitandosi a fornire materiale bellico per consentire di continuare una guerra solo nell’interesse di queste due potenze. Ma come si fa ad accettare tutto ciò? Come fa l’Europa a rinunziare ad una sua politica autonoma? Come fa a farsi trascinare in un conflitto che potrebbe durare anni? A Ramstein anche la Germania ha rinunziato a mantenere la sua equidistanza dal conflitto impegnandosi ad inviare carri armati in Ucraina che non sono certo armi di difesa del territorio ma di offesa. E ancora come fanno il nostro Presidente del Consiglio ed il Ministro della difesa a nascondere al Parlamento quale tipo di armi ha deciso di fornire ancora all’Ucraina? Non dimentichiamo che la Russia giustamente ci considera un paese “ostile” per cui non ci meraviglieremo se Putin finisce per bloccare i rifornimenti del gas anche per noi. Ma lo sa il presidente Draghi che siamo già in fase recessione e che le stime di crescita per il 2022 tendono al ribasso? E chi pagherà per gli aiuti militari che stiamo inviando in Ucraina? E dire che non vi è nulla di nuovo nella strategia USA in quanto nel mese di novembre scorso, all’incontro dei ministri degli Esteri dei paesi membri della Nato, riuniti a Riga, il segretario di Stato Blinken, sconfessando la strategia di Trump, annunciava quali erano i punti principali di questa svolta: innanzitutto rafforzare le basi nel Pacifico, lasciare in Corea del Sud uno squadrone di elicotteri e una divisione di artiglieria, togliere il tetto di 25.000 uomini alle truppe in Germania che voleva imporre Trump per punire la politica di Merkel ed individuando altre iniziative da prendere per rafforzare la deterrenza in Europa. Quello che impensierisce e che preoccupa è il fatto che, pur conoscendo il cambio di strategia degli Usa, affiancati dal suo alleato atlantico la Gran Bretagna, non vi sia stata da parte dei paesi europei nessuna obiezione, neppure si sa se vi sia stata discussione. In pratica, i nostri rappresentanti si sono limitati ad ascoltare la lezione dei capi dell’amministrazione americana ritornando a casa con i compiti da svolgere. E’ davvero scandaloso tutto ciò perché di fatto si finisce per rinunziare allo sviluppo dei progetti di modifica dei trattati europei per arrivare all’obiettivo della costruzione di una Federazione europea su cui avevano scommesso i giovani di 27 paesi europei. Ma è grave che le voci di quanti hanno denunciato tutto ciò siano state messe a tacere, messi al bando i giornalisti televisivi, tacciati di essere nemici della democrazia. Quale democrazia, quella di carta ben presto dimenticata da Biden e compagni? E’ preoccupante che alcuni giornali e soprattutto il mezzo televisivo hanno fatto in modo di criminalizzare la politica del presidente russo, indicandolo come un criminale, un pazzo sanguinario mentre Biden e i suoi sodali sarebbero i veri campioni della democrazia. Ovviamente tacendo sulle stragi di quest’ultimo decennio commesse dall’esercito Usa –vedi Iraq, Siria e per ultimo l’Afghanistan, un paese abbandonato a se stesso, dopo venti anni di guerra con migliaia di bombe sganciate senza sosta su città e villaggi e disseminando il territorio di centinaia di migliaia di bombe anti-uomo che hanno reso mutilati tanti bambini. E’ ora di mandare a casa i nostri governanti, se non sono capaci di difendere le nostre vite e soprattutto far crescere la protesta contro i signori della guerra. E’ strano ma comprensibile che una nazione come l’America che è nata dopo il genocidio della popolazione autoctona non abbia alcun senso di umanità difronte alle migliaia di morti di questa sporca guerra ma ci fa paura il silenzio assordante di una classe politica che si è assoggettata alla politica imperialista Usa.
Aprile 2022