LA SCUOLA DI DOMANI
Secondo uno studio della Fondazione Agnelli, come riportato sul quotidiano “La Repubblica”, la popolazione scolastica in Italia da qui al 2030 subirà una flessione notevole: in cifre, oggi gli studenti di ogni ordine e grado sono circa 9.000.000. Nel 2028 saranno solo 8 milioni. Le cause del calo sono sostanzialmente due: da una parte l’abbassamento del tasso di fertilità delle donne italiane e dall’altra la riduzione dei flussi migratori. In effetti, già da anni le statistiche vedono l’Italia agli ultimi posti per numero di nati, mentre il saldo migratorio è passato dal 7,5 per mille nel 2007 al 3 per mille nel 2017. Nel quindicennio 2015-2030, secondo questo studio, si assisterà ad una forte contrazione della popolazione studentesca con una perdita di 26.721 classi che significa la perdita di 55.600 posti cattedra cancellati nei prossimi anni, andando ad alimentare la disoccupazione intellettuale. E ciò in controtendenza rispetto al resto dell’Europa: per dare alcuni dati, mentre da noi l’aliquota dei bambini adolescenti passerà da 100 a 85, la Francia non subirà alcun decremento rispetto ad oggi, la Germania e il Regno Unito saliranno a 109 e la Svezia vedrà crescere il proprio comparto ragazzi del 25% passando da 100 a 125. Questo, grazie anche ad una politica di accoglienza dell’immigrazione di quei paesi che mirano a fare degli immigrati dei cittadini con pari dignità e diritti. Al contrario, in Italia si fa di tutto per liberarsi degli immigrati, negando loro di potersi fermare nel nostro territorio.Una politica davvero incredibile per un paese, come il nostro, che rischia di occupare le ultime posizioni tra i paesi europei. I partiti della destra hanno non solo chiuso le porte all’immigrazione ma, con la collaborazione di una sinistra ormai allo sbando, hanno terrorizzato gli italiani con la paura dello straniero, di gente che viene a rubare il lavoro agli italiani, laddove, è proprio il lavoro di questi ultimi, quando siano inseriti stabilmente nel tessuto economico e sociale, a far crescere la ricchezza del paese. I flussi migratori, come si è visto, si sono ridotti mentre il nostro governo ha fatto accordi con la Libia per bloccare gli sbarchi dei migranti sulle coste italiane. A ciò si aggiunge che il nostro governo non è stato neppure in grado di regolarizzare la posizione di oltre un milione di giovani che, pur essendo nati all’estero, risiedono da molti anni in Italia, ben inseriti nella scuola e nel settore sociale-economico, che si sentono italiani come gli altri giovani. Si tratta di quella mini-riforma che va sotto il nome di “jus soli”, che dopo essere stata approvata a larga maggioranza dalla Camera dei Deputati, è stata mandata a picco con la collaborazione della sinistra, qualche giorno prima della fine della legislatura. Delusi da questa insensata discriminazione molti giovani lasceranno l’Italia per altri paesi che sono ben lieti di accoglierli e l’Italia perderà così un’altra occasione per cercare di limitare gli effetti del calo della natalità, rischiando davvero di condannare questo paese ad una economica di pura sopravvivenza. Il governo che probabilmente uscirà fuori dalle alchimie parlamentari, non è affatto disposto a cambiare politica nei confronti del fenomeno migratorio, anzi è possibile che sarà pronto ad innalzare altre barriere che allontaneranno sempre di più l’Italia dall’Europa, alimentando la spirale della miseria crescente e delle discriminazioni sociali ed economiche.
Aprile 2018
(Avv. E. Oropallo)