La piccola vendetta lombarda
Prima di lasciare la poltrona di ministro dell’Interno, il sig. Salvini ha fatto ricorso al Tribunale di Bologna per far annullare il provvedimento con cui aveva concesso ad una signora di 65 anni la iscrizione nei registri anagrafici del Comune, per poter accedere ad una serie di servizi e poter lavorare. Provvedimento contro il quale il Viminale aveva presentato reclamo che era stato bocciato in agosto dal Tribunale di Bologna. Il Viminale oggi fa un ulteriore passo chiedendo il giudizio di merito alla stessa sezione del Tribunale di Bologna. “E’ l’ennesimo colpo di coda, un tentativo di avvelenare i pozzi senza alcuna giustificazione, mettendosi contro le persone più deboli e spendendo soldi pubblici inutilmente”. Così commentano gli avvocati Antonio Mumolo e Paola Pizzi dell’associazione “Avvocati di Strada” che difendono la ricorrente. Purtroppo, bisogna ancora far sentire la nostra voce di cittadini e, in questo caso, anche dell’avvocatura per esigere che il decreto sicurezza –bis (cd. decreto Salvini) venga integralmente modificato per garantire i diritti degli immigrati e dei cittadini. Ai colleghi dell’associazione “Avvocati di Strada” va tutta la nostra solidarietà e la nostra vicinanza per la difesa di questa parte più debole della popolazione.
Settembre 2019