Il controllo della rete sulle false informazioni
Per chi ha dimestichezza con la rete, non si dice nulla di nuovo a proposito dei milioni di messaggi che circolano su Facebook, senza alcun controllo da parte dei colossi del web che lasciano dunque passare messaggi spesso preoccupanti e decisamente pericolosi per chi ha poche cognizioni scientifiche. Insomma, un vero e proprio festival di disinformazione contro il quale è insorta la comunità scientifica che ha inviato una lettera aperta sottoscritta da un centinaio di luminari del mondo accademico che mettono in guardia contro questa diffusione di notizie false che possono mettere a rischio la vita di lettori particolarmente indifesi. La lettera – promossa da un’associazione non governativa – punta il dito – scrive La Repubblica – contro i colossi del web colpevoli di non fare abbastanza per frenare questa ondata di false notizie. Purtroppo, malgrado l’allarme sollevato da questo pool di scienziati, la rete non ha strumenti per censurare milioni di messaggi anche perché, pur nel caso di messaggi che provengono da ambienti medici, è molto difficile distinguere la notizia buona da quella falsa perché – come è dimostrato – trattandosi di un virus nuovo, sono decine le ipotesi scientifiche che spesso sono tra loro anche contraddittorie. Senza parlare dei messaggi che provengono dai politici i quali preferiscono spesso tenere alta l’attenzione ed altre volte (anche se si tratta di casi isolati) lanciano notizie piene di ottimismo che non hanno fondamento alcuno, senza dimenticare gli sproloqui di un certo Mr. Trump che le spara grosse…. salvo poi a far marcia indietro. Se non vogliamo essere ossessionati da queste notizie è meglio rivolgersi ad una informazione più qualificata che è quella della carta stampata, un po’ meno affidabile è l’informazione televisiva anche se in Italia abbiamo dei buoni divulgatori scientifici, diffidando però dei programmi che si basano sugli interventi dei politici, che, salvo qualche caso, finiscono per esprimere verità pseudo-scientifiche senza averne alcuna competenza.
11/5/2020
