IL COMITATO ONU SUI DIRITTI DEL FANCIULLO, RICHIAMA L’ITALIA SULLA SITUAZIONE DEI MINORI MIGRANTI
Il Comitato che si occupa di monitorare l’applicazione della Convenzione di New York, ratificata dall’Italia con legge 27 maggio 1991 n. 176 critica, in primo piano, le misure adottate dall’Italia in materia di immigrazione che portano a un arretramento della tutela dei minori stranieri accompagnati e non. In particolare, il Comitato ha chiesto a Roma di intervenire per far sì che la legge n. 132/2018 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, cd. Decreto Salvini) sia modificata nel senso di inserire disposizioni volte a escludere dal perimetro di applicazione della legge i minori non accompagnati e separati dai genitori, prevedendo, tra l’altro, anche agevolazioni per l’accesso al sistema di asilo a vantaggio dei minori. Inoltre, devono essere accolti in strutture adeguate. Lo Stato deve facilitare il ricongiungimento familiare e prevedere un meccanismo che permetta il passaggio da situazioni di irregolarità a uno status regolare. Malgrado l’avvenuta ratifica della Convenzione – osserva il Comitato – che persistono ritardi nell’emanazione dei decreti attuativi funzionali ad assicurarne l’effettiva applicazione. Non mancano, altresì, preoccupazioni per alcuni ambiti. Tra gli interventi immediati, l’eliminazione dal codice civile di tutte le eccezioni che permettono il matrimonio a minori di 18 anni. Non solo. Ad avviso del Comitato, l’Italia deve intervenire immediatamente per garantire una rapida assegnazione di risorse necessarie a impedire che i minori si trovino in una situazione di povertà e subiscano i continui effetti negativi delle misure di austerity e per assicurare l’applicazione concreta del principio di non discriminazione. E questo anche tra le diverse regioni italiane. Da garantire, inoltre, l’educazione e la tutela di minori richiedenti asilo o rifugiati, nonché in generale misure di supporto per i minori migranti. Tra gli interventi da predisporre, anche misure in materia di cittadinanza al fine di impedire situazioni di apolidia di minori e la ratifica della Convenzione europea sulla cittadinanza del 1997. Ancora una volta, poi, il Comitato chiede all’Italia l’adozione di una legge che vieti esplicitamente il ricorso a forme di punizione corporale, anche se considerate lievi. Per il Comitato, inoltre, è necessaria l’istituzione di una commissione di inchiesta che esamini tutti i casi di abusi sessuali commessi da preti nei confronti di minori. Questo è quanto scrive la prof. Castellaneta sul suo blog. Una richiesta, quella del Comitato ONU, che conferma, purtroppo ancora una volta, una costante violazione da parte dell’Italia della Convenzione posta a difesa dei minori, anche se, sul piano della propaganda spicciola, questo governo assicura di avere a cura le esigenze dei minori, soprattutto in materia di abusi.
Maggio 2019
Fonte: www.marinacastellaneta.it
Il Comitato ONU sui diritti del fanciullo richiama l’Italia sulla situazione dei minori migranti