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IL CAMBIO DI PASSO DI DRAGHI

Se è vero che i partiti politici si sono gettati a valanga nel nuovo governo in un certo senso per controllare l’attività di governo e per acquistare qualche merito da poter spendere nel dopo Draghi, è altrettanto vero che, dietro i riconoscimenti formali, Draghi sta segnando una discontinuità rispetto al passato governo Conte 2, liberandosi di tutta quella corte dei miracoli che girava attorno a Conte che aveva accentrato tutto nelle sue mani o aperto le porte a funzionari a lui legati. E così il 2 marzo scorso il premier ha convocato a Palazzo Chigi Arcuri al quale ha chiesto di dare formalmente le dimissioni per consentire la sua sostituzione prima della fine del mandato di Commissario straordinario per la gestione della pandemia. Incarico che l’Arcuri aveva gestito in perfetta solitudine escludendo gli altri soggetti come la Protezione Civile dal tavolo decisionale. Non è un mistero che sia il centro-destra che Renzi ne avevano richiesto lo scalpo per cui le dimissioni di Arcuri sono servite a chiudere anche la stagione delle “polemiche” come scrive “La Repubblica” del 2 marzo scorso. Al suo posto Draghi ha nominato un generale, esperto di logistica, Francesco Paolo Figliuolo che, insieme al nuovo responsabile della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, gestirà la complessa macchina delle vaccinazioni da cui dipende in buona parte il domani di questo paese. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha detto che  “Ci aspettano settimane non facili” anche a causa della gestione inadeguata e dispendiosa posta in essere da Arcuri. Basta ricordare le spese fatte per l’acquisto di mascherine ad un prezzo notevolmente superiore a quello di mercato per cui oggi la Corte dei Conti ha aperto un’indagine nei confronti di Arcuri anche per la spesa dell’acquisto – dimostratosi inutile – di banchi scolastici per i quali sono stati spesi centinaia di milioni di euro e finiti nei depositi delle scuole in tutta Italia. E per finire, ultimo capolavoro di inefficienza e di sperpero del denaro pubblico l’invenzione dei centri Primula, spazi destinati per la vaccinazione, costosi e inutili in quanto non mancano strutture localizzate un po’ in tutte le regioni italiane dove si poteva e si stanno organizzando centri di vaccinazione. Una spesa, quella preventivata, di centinaia di milioni di euro per cui pur qualcuno dovrebbe rispondere a partire da Arcuri. Ma come spesso accade in occasione di grandi disastri (rammentate il terremoto dell’Aquila?) ci sono sempre i corvi pronti a scendere in campo per sfruttare l’emergenza a proprio favore. E’ passato un anno dalla prima emergenza e in tutta Italia si è messa in movimento la macchina della giustizia. Venti Procure da Milano a Napoli e in Sicilia stanno indagando su affari opachi, ipotizzando un danno all’erario di circa due miliardi di euro. Valutazione certo parziale perché limitata per il momento solo alle truffe che sono state scoperte dalla Guardia di Finanza. Non abbiamo dubbi che, come nel caso del terremoto in Irpinia o di quello dell’Aquila sicuramente ci sarà altro lavoro per le Procure per combattere questo fenomeno di sciacallaggio sociale, certamente non nuovo nella storia dei grandi disastri che si sono verificati in Italia negli ultimi decenni.

Marzo 2021

IL CAMBIO DI PASSO DI DRAGHI

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