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DOLCE VITA IN ALBANIA

Mentre in Italia il governo sta cercando di salvare l’accordo sui migranti in Albania, dopo che la Magistratura ha ritenuto che l’accordo non è ammissibile, gli agenti lasciati a monitorare i centri vuoti a Shengin, si godono una vacanza a spese dello Stato italiano. In un’intervista della trasmissione albanese Piranjat, uno dei poliziotti ha ammesso “noi siamo venuti per lavoro ma ci pagano per fare i turisti“.

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Il SIULP qualche settimana prima aveva protestato essendo saltato fuori che per ospitare i 295 agenti di stanza in Albania si spenderanno 9 milioni di euro, che coprono soltanto vitto e alloggio. Involontariamente, i poliziotti intervistati dalla TV locale hanno dichiarato: “qui è tutto gratis, sauna, palestra e SPA compresi, e le giornate degli agenti di stanza in Albania ricevono anche un trattamento di missione di 100 euro al giorno“.

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Dopo la vacanze di Natale il governo Meloni ci ha regalato anche vacanze in Albania – ironizza il leader di Europa Riccardo Magi – un vero e proprio pacco per gli italiani che stanno pagando un miliardo di euro per questo ennesimo flop della Meloni“. “Il governo ha buttato 800 milioni in Albania, uno spreco sulla pelle dei cittadini e delle cittadine” attacca la segretaria dem Elly Schlein, mentre un deputato dei 5S Alfonso Colucci invita “Meloni si scusi“.

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Altro che scuse. Alla Meloni si deve chiedere ben altro, spiegando come siano stati spesi 800 milioni di euro senza alcuna giustificazione. Se il Ministro Salvini verrà condannato per gli errori commessi, perché non dovrebbe rispondere anche il capo del governo per un uso sconsiderato delle finanze statati? Scommetto che in Europa un fatto del genere avrebbe fatto saltare più di una poltrona istituzionale mentre in Italia ci si gonfia il petto per essere il Presidente del Consiglio, considerato un personaggio politico di alto livello. Sarà forse pure così all’estero, ma i conti in Italia non tornano.

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Proprio oggi – alla fine dei baccanali di Atreju – la nostra Meloni ha gridato ai quattro venti che farà di tutto per portare i migranti in Albania. Il tono deciso e l’enfasi del discorso ci hanno fatto ricordare il grido di un protagonista della nostra storia, “spezzeremo le reni alla Grecia“, salvo poi ritornare a casa con i geloni ai piedi e con l’armata di cartapesta.

Dicembre 2024

Avv. Eugenio Oropallo

DOLCE VITA IN ALBANIA

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