CROLLATO PER DECENNI DI INCURIA
“Le cause profonde dell’evento Morandi possono individuarsi negli interventi manutentivi che non sono stati eseguiti correttamente” così scrivono i consulenti tecnici incaricati dal Giudice penale di Genova per far luce sul disastro del ponte Morandi. In particolare, si legge in perizia “per il fenomeno di corrosione a cui è stata soggetta la parte superiore del tirante Sud-lato Genova che ha provocato il crollo”. D’altra parte, già nell’81, appena 14 anni dopo l’inaugurazione del ponte, lo stesso sig. Morandi – progettista dell’opera – in una consulenza richiesta da Autostrade- parlava di “un degrado dei ferri dovuto alla corrosione più alto di quanto potessimo aspettarci…”. Indicazioni, scrivono i periti, che sono state trascurate dal gruppo che allora gestiva le autostrade. La società sostiene che nel ’93 fosse stato fatto un intervento di impermeabilizzazione per evitare infiltrazioni di acqua. Ma i periti hanno confermato che “dalle date dell’ultimo intervento di manutenzione, non sono stati eseguiti interventi che potessero arrestare il processo”. “Brutta razza padrona” quella italiana, pronta ad accumulare ricchezze sulla pelle degli italiani. Ciò spiega perché l’Italia va a rotoli, perché i ponti crollano o i fiumi straripano periodicamente.
Altro che disastri della natura! La sete di profitto della nostra imprenditoria, che si accompagna spesso alla corruzione di una burocrazia di Stato che dovrebbe controllare sulla stabilità dei ponti o sui corsi dei fiumi, conferma l’irresponsabilità di molti dei nostri capitani di industria e l’arretratezza se non peggio l’impreparazione di molti dei nostri politici cui sono affidate le sorti di questo paese. Nell’anno che verrà, se la pandemia ci darà qualche tregua, bisognerà attrezzarsi perché i nostri politici non commettano altri disastri. A sentire Gentiloni, rischiamo, per il ritardo accumulato, anche di poter disporre dei fondi del Recovery Fund. Sarebbe anche questo un disastro annunciato che metterebbe in discussione non solo il nostro sistema politico ma la nostra economia già ritenuta gravemente ammalata da molti commentatori politici.
30/12/2020