CRIMINI DI GUERRA
L’altro giorno – alla fine dello show del presidente ucraino Zelensky innanzi al Parlamento americano – il presidente Biden ha definito Putin “criminale di guerra” sollevando la giusta reazione di Putin. Qui non vogliamo coprire le responsabilità di Putin che risponderà di eventuali crimini innanzi al Tribunale della Storia. Ma certamente Biden ha dimenticato la lunga serie di crimini di cui si sono macchiati gli USA nel corso, per farla breve, dalla fine della seconda guerra mondiale e fino ad oggi. Non avrà certo dimenticato che il Presidente americano all’epoca Truman autorizzò- dopo gli esperimenti nel deserto del Nevada – per vincere le resistenze del Giappone il lancio di due bombe atomiche la prima sulla cittadina giapponese di Hiroshima ed una seconda sulla città di Nagasaki. Nessun rimorso ebbe il presidente USA e con lui la popolazione americana per questo orrendo crimine che arrestò la vita di centinaia di migliaia di persone in un solo attimo condannandone molte altre migliaia ad una sopravvivenza piena di angoscia e di sofferenze. Mai più, si disse allora, l’uso di un’atomica in guerra: le solite lacrime di coccodrillo del vincitore. Non ci pare che gli USA abbiano mai rinnegato questo crimine, anche se non vi è stato alcun Tribunale che abbia sanzionato questo orrendo crimine che non ha eguali nella storia dell’umanità. Certo è che i vincitori, a partire dagli USA e dai suoi alleati (URSS e Gran Bretagna in prima fila) misero su un Tribunale composto da funzionari dell’amministrazione giudiziaria dei paesi vincitori che a Norimberga – nel cuore della Germania – condannò a morte alcuni capi del partito nazista e condannando altri esponenti del regime a lunghe pene detentive. Ebbene anche di questo misfatto ci siamo dimenticati mentre – giustamente – ancora oggi l’olocausto degli ebrei e i crimini commessi dalla Germania vengono giustamente ricordati per evitare che la storia si ripeta. Forse i giovani non sono al corrente di questi crimini ed è bene che se ne parli nelle scuole e all’esterno perché vanno giustamente condannati tutti i crimini di guerra. Ma i crimini di guerra non sono mai mancati anche negli anni ‘50 e successivamente malgrado nel 1899 e poi nel 1907 si erano tenuto all’Aia due conferenze nel corso delle quali i partecipanti avevano elaborato una serie di regole limitative riguardo ai mezzi e metodi di guerra mentre nel 1949 a Ginevra sono state sottoscritte quattro convenzioni che proteggono alcuni gruppi di persone come i prigionieri di guerra, i feriti, i malati e i convogli delle forze armate e i civili in tempi di guerra. Ciò non ha impedito che sempre nel corso della seconda guerra mondiale tra il 13 e il 14 febbraio 1945 vi sia stato uno dei più devastanti bombardamenti della seconda guerra mondiale e della storia dell’intera Europa. Ben 800 aerei inglesi volarono su Dresda, una delle più belle città tedesche – conosciuta come la Firenze del Nord per le sue bellezze architettoniche – scaricando circa 1500 tonnellate di bombe esplosive e 1200 tonnellate di bombe incendiarie. Il giorno dopo la città fu attaccata dai B-17 americani che in quattro raid colpirono con oltre 1250 tonnellate di bombe la stessa città. Gli attacchi proseguirono anche il mese dopo e quello dopo ancora. Questi bombardamenti rasero praticamente al suolo la città, senza distinguere tra militari, civili e cose. Sul terreno si contarono decine di migliaia di morti mentre la ricostruzione delle città di Dresda si completò solo alla fine del secolo scorso. Come si vede, i macellai non mancano mai ma neppure in questa occasione i responsabili di questa “operazione speciale” furono sanzionati per i massacri di cui si erano resi responsabili. Vi fu all’epoca un ampio dibattito se dovesse essere considerato o meno un crimine di guerra anche perché nel 1945, i soliti Soloni della giustizia, dichiararono che non esisteva alcuna convenzione internazionale in base alla quale giudicare i responsabili di questo crimini anche se, nel caso dei criminali nazisti, non impedì di mettere su un Tribunale di guerra per condannare a morte i gerarchi nazisti. Forse che i crimini di guerra dei vincitori hanno una valenza diversa? E così è ancora oggi. Nella guerra scatenata nel Vitnam, l’aviazione USA negli anni ’60, per “stanare” si diceva i Vietcong effettuarono migliaia di bombardamenti sui villaggi sparsi nelle campagne utilizzando le micidiali bombe al fosforo che procuravano spaventosi incendi che duravano anche molti giorni colpendo indistintamente uomini e cose. Forse qualcuno si ricorderà di quella foto della bambina in fiamme che correva su una strada di campagna tentando di scampare ad una morte certa. Malgrado le manifestazioni di piazza in tante città europee, le contestazioni che crescevano all’interno delle Università americane, questo scempio ebbe fine quando i Vietcong si conquistarono la vittoria sul campo costringendo il più forte esercito del mondo a riconoscere la superiorità del nemico sorretto dal popolo vietnamita. Una “vittoria di popolo” come ebbe ad esprimersi Ho-Ci Min, primo presidente del Vietnam. Ebbene, anche per quel crimine, ripetuto ad ogni ora del giorno e della notte, documentato da migliaia di fotografie, non fu mai portato nessuno sul banco degli imputati. Dove eravate, voi Soloni della legge, sempre pronti a rivendicare il primato del diritto? Gravissime violazioni del diritto mai sanzionate da nessun Tribunale. Potrei continuare a raccontare guerre che non sono mai mancate nella Storia anche più recente. Oggi che la guerra si combatte ai confini dell’Europa, ci giungono le immagini di una nuova devastazione che non risparmia la popolazione civile. Se questo è un crimine, e in effetti lo è, ebbene non vedo perché di una guerra che va avanti da otto anni circa, si sia completamente disinteressata l’Europa e le sue istituzioni. Chi è responsabile di questa guerra dovrà pagare per le sue colpe, come vanno giudicati e condannati i criminali che da oltre trent’anni hanno messo a ferro e fuoco l’Afghanistan, a partire dagli americani e dai loro alleati che hanno invaso questo paese, restandoci per circa vent’anni alla ricerca dei terroristi islamici giustificando i bombardamenti sui civili inermi, sganciando decine di migliaia di bombe a grappolo e disseminando il territorio di mine anti-uomo che tante vittime hanno fatto tra i bambini. Se esiste veramente l’inferno, ebbene sia Putin che Biden saranno in buona compagnia con tutti i protagonisti delle sporche guerre. A noi resta il compito di svegliare le coscienze della gente per combattere ogni forma di crimine commessi nei confronti di popolazioni inermi. Anche nel caso oggi della guerra in Ucraina, non mancano i mestatori di mestiere che, invece di aiutare a trovare una soluzione di pace, continuano a rivendicare una politica di guerra.
Marzo 2022