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CESSATA LA LUNA DI MIELE TRA LA MELONI E URSULA VON DER LEYEN

Per molti mesi abbiamo assistito, senza capirne il motivo, ad una strana frequentazione della Presidente della Commissione europea con la Meloni, in tanti incontri politici. Di sicuro ne ha beneficiato la Meloni per dimostrare come godesse di una notevole considerazione nei palazzi del potere in Europa. Del tutto inopportuna invece la frequentazione di Ursula soprattutto perché con la sua presenza ha appoggiato le scelte politiche della premier italiana.

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Che cosa è successo perché questo idillio finisse? È presto detto. Probabile che la Presidente della Commissione europea si sia resa conto che rischiava e rischia ancora di non essere rieletta, dopo aver approvato le scelte politiche della Meloni e dunque ha dovuto rompere ogni rapporto con la beniamina della Destra europea, andando alla ricerca di nuovi supporter che appoggiassero la sua candidatura.

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E così lunedì 6 maggio la Presidente von der Leyen ha annunciato di voler chiudere l’inchiesta sullo stato di diritto della Polonia. Durante il congresso economico europeo di Katowice, parlando con il primo Ministro polacco Donald Tusk, ha dichiarato che non sussiste più alcun rischio per lo stato del diritto del paese grazie alla riforma in corso del sistema giudiziario, mentre il partito CDU ha in preparazione di prendere accordo con le forze di Sinistra per appoggiare la sua candidatura, anche se non c’è ancora unanimità su questa scelta.

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Certo è che la von der Leyen può contare sull’appoggio dei paesi del Nord Europa, come dei paesi dell’ex Patto di Varsavia. Qualche problema potrebbe darlo il gruppo dei paesi mediterranei – con in testa il Presidente francese Macron. Venendo all’Italia i rapporti con il centro-destra si sono raffreddati. A margine dell’apertura della campagna elettorale, nell’incontro della von der Leyen con il gruppo di Forza Italia si è notata l’assenza della Meloni, visto che il rapporto con Palazzo Chigi e con la Destra europea stava diventando un handicap – sollevando anche una certa irritazione all’Eliseo e l’insofferenza del compagno di partito Scholz.

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Nel comizio di Arianna Meloni – sorella della premier – che si è tenuto a Isernia, alla domanda se fosse possibile allearsi con i popolari europei, la stessa non ha escluso un eventuale collaborazione, aggiungendo che l’unica cosa impossibile è che FdI possa allearsi con la Sinistra. Neppure la von der Leyen ha escluso una cooperazione tra il PPE e i partiti della Destra europea come FDI, nel caso ce ne fosse bisogno. Come si vede, non c’è chiarezza all’interno del Partito Popolare. E questo mentre l’UE sta attraversando un periodo di crisi che potrebbe anche creare forti tensioni al suo interno.

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La Presidente uscente vuole far dimenticare il feeling con la destra dei conservatori, per cui anche un solo errore potrebbe definitivamente far tramontare la sua candidatura. Un equilibrismo, dunque, davvero complicato: a meno che non si voglia giocare su due tavoli pur di restare alla guida della Commissione europea. Un’ipotesi questa che potrebbe aprire le porte anche alla Destra europea.

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Certo in una situazione delicata, come quella che sta attraversando l’UE, un passo falso potrebbe aprire la strada ad una crisi politica e mettere in discussione il progetto di un’Europa federale, che faccia sentire la sua voce – anche a tener conto che la crisi ucraina ha aperto una falla nei rapporti con la Russia e la Cina, e senza dimenticare che il conflitto che ha aperto Israele rischia di distruggere quello che è un equilibrio instabile per tutta la regione, mettendo in discussione anche i rapporti con i paesi arabi.

Maggio 2024

Avv. Eugenio Oropallo

CESSATA LA LUNA DI MIELE TRA MELONI E URSULA VON DER LEYEN

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