CAUSA BREXIT, TRASPORTI IN CRISI IN GRAN BRETAGNA
La Brexit, nelle intenzioni di chi ha sostenuto il distacco dall’UE, doveva servire a dare maggiore occupazione e dignità ai lavoratori britannici. Ricorderete le lagne sulla presenza di studenti-lavoratori impegnati in larga parte nel settore della manutenzione che facevano concorrenza agli operai inglesi per i bassi salari che accettavano. Altrettanto avveniva nel settore delle costruzioni.
Oggi la crisi si fa sentire anche nel settore dei trasporti. In effetti l’associazione delle aziende di trasporto annunciano un deficit di 90 mila autisti di veicoli pesanti che rallenta le consegne e ha fatto scomparire supermercati e ristoranti.
Si tratta di un problema di grosse proporzioni, già noto prima della chiusura delle frontiere, ma che è peggiorato col divieto previsto per l’immigrazione di lavoratori stranieri a meno di non appartenere a categorie di lavoratori particolarmente qualificati e questo non è il caso degli autisti di veicoli pesanti. Per garantire le consegne da qui a Natale, l’associazione ha richiesto l’assunzione a tempo determinato di almeno 10.000 autisti ma il governo conservatore di Johnson ha risposto picche, chiedendo alle aziende interessate di assumere ed addestrare lavoratori tra i cittadini britannici. Ma il tempo necessario per imparare a guidare un camion richiede mesi per cui, probabilmente, se non si sblocca la situazione, a Natale molti prodotti mancheranno dalle tavole dei cittadini inglesi. Si pensi al settore dolciario ma anche negli altri settori come l’agricoltura senza dimenticare che il personale scarseggia anche negli ospedali creando problemi alle strutture sanitarie, soprattutto in un periodo di pandemia. Un rapporto dell’Office for National Statistic nei mesi scorsi ha rivelato che vi sono circa un milione di posti di lavoro vacanti in tutta la Gran Bretagna, un livello senza precedenti, imputabile almeno in parte all’uscita dall’UE.
Settembre 2021
CAUSA BREXIT, TRASPORTI IN CRISI IN GRAN BRETAGNA