ATTENTI AL LUPO!
Ci sarà tempo per occuparsi ancora della Brexit. Oggi comunque vogliamo commentare una notizia apparsa su “La Repubblica” del 28.2 u.s.. Boris Johnson annuncia una linea dura nel negoziato post Brexit con l’UE. “Se entro giugno non ci saranno “buoni progressi” – dichiara il premier inglese – il suo governo è pronto ad abbandonare la trattativa e uscire dall’UE il 31 dicembre p.v.. con il cd. “No deal” ovvero senza accordi con Bruxelles….I rapporti commerciali con l’UE si baseranno sull’accordo di uscita del 2019 e saranno simili a quelli dell’Australia”. Qualcuno potrebbe chiedersi che c’entra l’Australia se l’UE non ha mai firmato alcun accordo con questo paese? Come spiega il giornale, si tratta di un eufemismo utilizzato dal brillante rampollo della nuova Inghilterra per ribadire che sarà un’uscita “no deal”, ossia senza accordo. A nostro avviso, si tratta di humour nero perché il sig. Johnson sa ma finge di non saperlo che- in caso di “No deal” – ad uscire con le ossa rotte – per usare un linguaggio apprezzabile dal nostro- sarà la GB o quello che resterà della GB dopo la prospettiva sia dell’Irlanda del Nord che della Scozia di uscire dall’Union Jack (Regno Unito), senza contare le conseguenze sul piano commerciale con le misure che l’UE ha in progetto di prendere nel caso di mancato accordo, a tener conto di quanto sia previsto dai Trattati UE.
Senza contare la cifra considerevole che Johnson e soci saranno obbligati a restituire all’UE. Arrivederci a dicembre sig. Johnson sempre che – fino ad allora – il popolo inglese non si sia liberato di questo eccezionale campione del nazionalismo nella versione “old style”.
6/3/2020