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UN MASSACRO SENZA FINE

Dopo la fragile tregua che aveva concesso un po’ di sollievo a Gaza, Israele ha distrutto le ultime speranze di una risoluzione in tempi brevi del conflitto, mandando in frantumi il cessate il fuoco” scrive The Guardian, autorevole giornale inglese. “Il 18 marzo è stato”, scrive il giornale, “uno dei giorni peggiori dall’inizio della guerra“. Israele ha dichiarato di aver preso di mira “obiettivi terroristici” ma le Autorità sanitarie di Gaza hanno reso noto che tra i più 400 morti ci sono 174 bambini e 89 donne. Gli ordini di evacuazione dell’esercito israeliano suggeriscono che, per i palestinesi, è in arrivo una nuova invasione di terra, mentre Netanyahu ha avvertito che “è solo l’inizio“. Un recente rapporto delle Nazioni Unite sostiene che gli attacchi contro i reparti maternità e altre strutture sanitarie per le donne rappresentano “atti di genocidio“.

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Oggi Israele può contare su un Presidente degli USA felice di dare il via libera all’offensiva contro Gaza. Gli Stati Uniti e Israele hanno contattato le autorità di Sudan e Somalia, ipotizzando di trasferire sul loro territorio i palestinesi espulsi. Per la destra israeliana, che non tollera l’aspirazione dei palestinesi ad avere un proprio Stato, l’unica soluzione è quella di continuare la guerra. La decisione israeliana di violare la tregua bombardando Gaza dimostra la volontà di Benjamin Netanyahu di restare al potere. D’ora in poi nessun trattato, o accordo internazionale scritto e firmato dagli USA, avrà alcuna credibilità.

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Quanto detto dal Presidente degli Stati Uniti alle famiglie degli ostaggi israeliani -di far tutto il possibile per riportarli a casa vivi- è stata solo una menzogna. Mentre i bombardamenti israeliani hanno ucciso in due giorni 970 palestinesi.

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La cinica strategia di Netanyahu

Pur di raggiungere i suoi obiettivi politici, il premier israeliano è disposto a prolungare senza limiti la guerra, con l’approvazione degli Stati Uniti. Israele ha consapevolmente violato l’accordo che ha accettato due mesi fa non completando il ritiro delle sue forze dalla striscia nelle due ultime settimane.

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Il 18 marzo Netanyahu avrebbe dovuto presentarsi in tribunale e rispondere di diverse accuse di corruzione, che stanno stringendo un cappio sempre più stretto intorno al suo collo. La ripresa della guerra gli ha dato dunque la scusa per non andarci. Come scrive David Hearst dal Regno Unito l’esercito israeliano ha sparato sull’ambulanza della Mezza Luna Rossa palestinese con la scusa di catturare sovversivi, ma si trattava solo di soccorritori che andavano a recuperare i cadaveri di altri soccorritori. Il filmato, girato da un paramedico a bordo, mostra che le ambulanze avevano lampeggianti e sirene smentendo la versione ufficiale. Si è trattato di una nuova strage: i 15 uccisi sono stati sepolti in una fossa comune. Il medico Ahmad Al-Farra, che ha avuto modo di esaminare i corpi di questi soccorritori, ha riferito che avevano fori di proiettile sulla fronte e sulla parte alta del torace. “Ho visto quei corpi“, sostiene, “è stata un’esecuzione, li hanno colpiti dopo aver legato loro le mani. È un massacro che va fermato, ma nessuno dice niente a Israele, e temo che anche questa volta resteranno impuniti“.

Aprile 2025

Avv. Eugenio Oropallo

UN MASSACRO SENZA FINE

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