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Rilevanza della colpa lieve per il calcolo dell’indennità di riparazione per ingiusta detenzione

Sul tema la Cassazione con sentenza n. 39159/18, depositata il 29 agosto, ha ribadito la natura indennitaria e non risarcitoria del ristoro per ingiusta detenzione, ricordando che il limite massimo della somma che può essere concessa è previsto dall’art. 315, comma 2, c.p.p.. Tuttavia l’ammontare della riparazione può discostarsi dal mero calcolo aritmetico dei giorni di detenzione “allorquando la lesione si palesi divergente e più grave rispetto alle normali conseguenze determinate di ingiusta ed incolpevole detenzione” (Cass. n. 10123/11; Cassa n. 10690/10). L’applicazione dei citati principi è complessa quando entra in gioco la questione relativa alla determinazione dell’importo dell’indennità di riparazione quando concorre anche un addebito di colpa lieve idoneo a giustificare la riduzione del criterio matematico. La Suprema Corte ha evidenziato che in caso di colpa lieve non è assorbito, di per sé, l’incremento eventualmente dovuto per i danni subiti dall’interessato idonei a superare la medietà delle lesioni in quanto palesemente divergenti e più gravi rispetto a quelli ritenuti normale conseguenza dell’ingiusta detenzione. Al contrario la colpa lieve “costituisce semplicemente lo strumento attraverso il quale, una volta calcolato per intero l’indennizzo dovuto, si corregge il calcolo, decurtando una percentuale ritenuta corrispondente alla responsabilità dell’interessato nella causazione del pregiudizio”.

Ottobre 2018

Fonte: www.dirittoegiustizia.it

Rilevanza della colpa lieve per il calcolo dell’indennità di riparazione per ingiusta detenzione

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