REVOCABILE L’ESPULSIONE dello STRANIERO BEN INTEGRATO
La Corte di Cassazione con ordinanza n. 9794/18 – Sez. VI Civ., depositata il 19.4.2018 ha ritenuto revocabile l’espulsione dello straniero irregolarmente soggiornante in Italia, a patto però che la sua permanenza sul suolo nazionale si accompagni anche una “adeguata integrazione sociale”, revocando il decreto prefettizio emesso nei confronti di un cittadino albanese presente in Italia fin dal 2003, che vive con la propria famiglia in un immobile regolarmente affittato e già in possesso di un permesso di soggiorno, pur se scaduto da oltre tre mesi. In effetti la Cassazione ha tenuto conto che l’uomo vive da quell’epoca in Italia, svolgendovi un’attività di lavoratore, insieme alla moglie e alle figlie, una delle quali affetta da gravi problemi di salute. Ha ritenuto la Cassazione che “la norma tende a salvaguardare il diritto alla vita familiare e quindi “l’espulsione deve essere evitata”, pur se consentita, sul “mero presupposto della posizione irregolare dello straniero”, peraltro in possesso di un visto di soggiorno, benché scaduto.
Fonte
D & G
Nota a cura avv. E. Oropallo
Maggio 2018