Parere dell’Agenzia UE sui diritti fondamentali sulla situazione negli hotspots
Su richiesta del Parlamento europeo, l’Agenzia ha aggiornato il parere del 2016 riguardante la situazione in Grecia e in Italia, anche per verificare se i 21 punti indicati nel parere siano stati attuati. Questo per monitorare il funzionamento effettivo del sistema ed assicurare condizioni dignitose per chi arriva sul territorio europeo. In via generale, ha accertato l’Agenzia, entrambi i Paesi agiscono con ritardo a far fronte alle esigenze dei minori stranieri non accompagnati, per cui evidenzia l’importanza di rafforzare la protezione dei minori, troppo spesso tenuti in condizioni non appropriate. Non solo. I migranti non riescono ad ottenere tutte le informazioni necessarie, in particolare per accedere alla domanda di protezione internazionale. Indispensabile anche l’applicazione di misure di salvaguardia per le procedure di allontanamento. In conclusione, con riferimento a 10 settori nei quali era richiesto un intervento effettivo, poco è stato fatto. In realtà, è peggiorato il trattamento riservato ai migranti che sbarcano sulle nostre coste. Un disagio crescente anche alla luce delle nuove disposizioni emanate in Italia che hanno di fatto travolto ogni principio di legalità, pur di contenere il fenomeno migratorio, ricorrendo anche alla esternalizzazione delle frontiere mediante accordi con paesi del Nord Africa, in particolare con la Libia, paese che non riconosce i trattati internazionali per cui non consente neppure agli ispettori ONU di controllare le condizioni in cui sono tenuti gli immigrati in Libia. Oggi più che mai in pericolo di vita anche alla luce delle operazioni belliche in corso nel territorio libico.
Aprile 2019
Fonte: www.marinacastellaneta.it
Parere dell’Agenzia UE sui diritti fondamentali sulla situazione negli hotspots