I DIRITTI NEGATI
A proposito delle carceri, ricorda Luigi Manconi in un articolo apparso su La Repubblica del 15 agosto u.s., che prima della caduta del governo Draghi c’era una piccola riforma che aspettava solo di essere approvata da un voto definitivo del Senato per liberare ventisette minori “innocenti assoluti” – così li definisce Manconi – che lungaggini burocratiche, diffidenze di settori della Magistratura e ritardi legislativi tengono prigionieri nelle celle del sistema penitenziario italiano insieme alle loro madri. “Una grande infamia, tra le più oltraggiose per la nostra civiltà giuridica“. Una piccola riforma bloccata dallo scioglimento anticipato delle Camere e con la certezza che il prossimo Parlamento non troverà tempo da dedicare al problema. Siamo pienamente solidali con Manconi per la denuncia di questo ennesimo “crimine parlamentare” anche se vi sono tante altre riforme che la nostra politica ha messo nel cassetto delle cose smarrite. Ricordiamoci che la proposta di legge sul fine vitae dopo tanti passaggi parlamentari e dopo un intervento della Corte Costituzionale è ancora in attesa di trasformarsi in legge lasciando i malati terminali privi di un provvedimento legislativo di cui hanno bisogno per porre fine dignitosamente al loro supplizio. E che dire dello ius soli di cui si sono perse le tracce, grazie anche all’ipocrisia del PD malgrado fosse al governo e avesse per lungo tempo dichiarato di voler modificare la legge sulla cittadinanza? E qui vengono fuori i limiti di questa classe politica che mette il bavaglio a quelle voci che vanno a chiedere il rispetto dell’uomo e i diritti umani che sempre invochiamo ma che restano spesso nel libro dei sogni. E la vittoria elettorale oggi di una destra bolsa e tracagnotta saprà sterilizzare tutte quelle riforme che grazie alla mobilitazione civile hanno modificato questo nostro paese cercando di renderlo più civile, nel rispetto delle convenzioni internazionali e della difesa dei diritti dell’uomo.
Settembre 2022
