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La valutazione degli spazi carcerari in relazione ai principi della Convenzione EDU

In tema di compatibilità degli spazi carcerari con i principi espressi dall’art. 3 della CEDU, una superficie calpestabile di tre metri quadrati per ogni detenuto in una cella collettiva rappresenta la soglia minima pertinente ai fini della valutazione delle condizioni carcerarie, in caso di sovraffollamento grave. Così ha stabilito la Corte di Cassazione, Sez. VI Penale, sentenza n. 1562/19; depositata…

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VIOLENZE DEL PADRE SULLA FIGLIA: COLPEVOLE ANCHE LA MADRE “NEGAZIONISTA”

Il marito ha abusato della loro figlia, e lei, la moglie, ha tenuto una linea negazionista, finalizzata a salvaguardare la falsa serenità familiare. Legittimo, sanciscono i giudici, ritenere anch’ella colpevole di violenza sessuale (Cassazione, sentenza n. 1650/19, sez. III Penale). A rendere ancora più grave la posizione della donna, poi, il fatto che ella abbia “insultato e schernito la ragazza,…

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MALTRATTA COMPAGNA E FIGLIA E LE PERSEGUITA ONLINE: NECESSARIA LA CUSTODIA IN CARCERE

Sotto accusa per avere maltrattato l’ex compagna e la figlia, l’uomo sceglie assurdamente di minacciarla e offenderla non solo tramite telefono ma anche attraverso i social network. Legittimo, di conseguenza, secondo i Giudici, il provvedimento con cui gli viene imposta la misura cautelare della custodia in carcere (Corte di Cassazione, sentenza n. 57870/18, sez. VI Penale). Inutile il ricorso proposto…

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E’ valida la delega orale conferita dall’avvocato di fiducia al suo sostituto

Così ha ribadito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 57832/18, depositata il 20 dicembre. Validità della delega orale. Da un primo orientamento (sentenza n. 26606/18) emerge una risposta negativa: in ambito giudiziale era richiesta la forma scritta per ritenere valida la nomina del sostituito del difensore. Tuttavia, la S.C. adita dalla ricorrente ritiene dar seguito a un secondo…

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La giurisdizione del giudice ordinario sull’opposizione avverso il diniego del questore al rilascio del permesso di soggiorno

Sul tema si pronuncia la Corte di Cassazione con sentenza n. 32774/18, depositata il 19 dicembre. La vicenda. Un cittadino senegalese chiedeva l’accertamento al proprio diritto al rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari, sostenendo di essere stato oggetto di grave sfruttamento lavorativo, di aver manifestato la volontà di cooperare nel processo penale a carico del proprio datore…

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Sono ineleggibili, al Consiglio dell’Ordine, gli avvocati che hanno già espletato due mandati consecutivi

Le Sezioni Unite Civili, con la sentenza n. 32781/18, depositata il 19 dicembre, hanno affermato che, in tema di elezioni dei Consigli degli ordini circondariali forensi, la disposizione dell’art. 3, comma 3, secondo periodo, l. 12 luglio 2017 n. 113, in base alla quale i consiglieri non possono essere eletti per più di due mandati consecutivi, si intende riferita anche…

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Indennizzo anche se il processo troppo lungo porta alla prescrizione

L’equa riparazione deve essere concessa alla vittima di un processo troppo lungo anche quando la durata eccessiva del processo determina l’estinzione del reato per prescrizione. E’ la Corte di Cassazione, seconda sezione civile, ad affermarlo con l’ordinanza n. 28784 deposita il 9 novembre. In effetti un uomo condannato in primo grado per il reato di lesioni personali ricorre in appello.…

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Il ripensamento unilaterale del coniuge non preclude l’accoglimento della domanda congiunta di divorzio.

Così decide la Cassazione con ordinanza n. 19540/18, depositata il 24 luglio. Il fatto. Il Tribunale di Pescara in primo grado rigettava la domanda congiunta di divorzio promossa dai due coniugi rilevando che all’udienza di comparizione dei coniugi la moglie aveva revocato il consenso precedentemente prestato. La Corte d’Appello de L’Aquila confermava la sentenza di primo grado per cui la…

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Rilevanza della colpa lieve per il calcolo dell’indennità di riparazione per ingiusta detenzione

Sul tema la Cassazione con sentenza n. 39159/18, depositata il 29 agosto, ha ribadito la natura indennitaria e non risarcitoria del ristoro per ingiusta detenzione, ricordando che il limite massimo della somma che può essere concessa è previsto dall’art. 315, comma 2, c.p.p.. Tuttavia l’ammontare della riparazione può discostarsi dal mero calcolo aritmetico dei giorni di detenzione “allorquando la lesione…

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IL DIRITTO ALL’EQUA RIPARAZIONE PER LA DURATA IRRAGIONEVOLE DEL PROCESSO

Domanda di equa riparazione per irragionevole durata del processo rigettata dai Giudici di merito. Le ragioni del rigetto sono l’assenza di patema d’animo, l’esiguità della posta in gioco, il tempo non elevato del giudizio presupposto, la consapevolezza dell’infondatezza della pretesa, gli orientamenti contrari e la natura collettiva del procedimento. Tutti i citati motivi sono ritenuti dalla Cassazione contrastanti con i…

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