SPECIALIZZAZIONI FORENSI – A CHE SERVONO?
L’organismo unitario dell’Avvocatura (OUA) riunito in assemblea a Rimini nel mese scorso ha espresso forti perplessità sul regolamento delle specializzazioni (Il Sole 24 ore). Tra le principali criticità, la differenza che viene fatta tra la generica specializzazione in diritto penale da un lato e l’estrema parcellizzazione del settore civile. Ancora l’arbitrarietà nella valutazione della qualità degli incarichi ai fini della attribuzione della specializzazione che non risulta ancorata ad alcun criterio oggettivo. Stessa valutazione fatta dall’ANF che in occasione del Consiglio tenutosi il 26 e 27 settembre a Rimini ha deciso di impugnare il regolamento n. 144 del 12 agosto scorso del Ministero della Giustizia. Un’altra considerazione ci sembra opportuno. Se, in effetti, un avvocato privo di specializzazione può continuare a spaziare in tutti i campi del diritto ed accettare incarichi che si riferiscono a diversi settori (ad es. matrimoniale, lavoro), ci viene da chiedere a che serve avere un titolo di specializzazione, se nulla cambia nella pratica. E allora sorge legittimo il dubbio che questa ulteriore iniziativa serva solo a creare un’altra occasione di profitto per quelle organizzazioni che si attiveranno per i corsi che saranno istituiti. Un ulteriore balzello per la categoria, che finirà per escludere soprattutto i giovani colleghi per i costi prevedibili per l’operazione. E’ già accaduto quando è stata istituita la mediazione obbligatoria e temiamo che non sarà diversamente anche questa volta.
Ottobre 2015
(Avv. E. Oropallo)