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IL CASO CUCCHI, DURE PENE RICHIESTE DAL PM PER I DEPISTAGGI

Secondo il pm Giovanni Musarò vi sarebbero state: gravi ingerenze e intimidazioni per ostacolare le indagini”. Secondo l’accusa, avrebbero mistificato la realtà, falsificato gli atti e sviato le indagini a suon di omissioni, bugie e documenti falsi. Una strategia corporativistica messa in atto per proteggere chi, come è stato accertato in due diversi gradi di giudizio, ha pestato a morte il ragazzo arrestato: cosi scrive il quotidiano “La Repubblica” del 24 dicembre.  “Un intero Paese è stato preso in giro per sei anni” ha detto l’accusa nel secondo round di una requisitoria iniziata lo scorso 17 dicembre. “E’ stato un processo lungo e difficile”, ha detto il pm ricordando “le inaccettabili ingerenze sulle perizie medico legali” e “le intimidazioni” subite da chi ha cercato di far emergere la verità su ciò che è accaduto nell’ottobre del 2009, quando Stefano Cucchi è morto mentre era nelle mani dello Stato. “C’è stata un’attività di depistaggio ostinata, che a tratti definirei ossessiva – aveva già detto il pm -. I fatti che siamo chiamati a valutare non sono singole condotte isolate ma un’opera complessa di depistaggi durati anni”. Perché le mistificazioni sarebbero continuate fino “al febbraio 2021 – ha aggiunto-. “Il depistaggio nel 2009 è particolare” perché “la vera finalità di questo depistaggio sconcertante non era solo depistare l’autorità giudiziaria, ma farlo anche da un punto di vista mediatico e politico”. Ma la verità è emersa. E nello scorso maggio è stata ribadita dalla Corte d’Appello di Roma, che ha condannato a 13 anni di carcere i carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro. Stefano Cucchi è stato pestato a morte. Questo, come ha ricordato il pm Musarò, “non è un processo all’Arma dei Carabinieri”. Una valutazione, quella del PM, che non riteniamo di condividere in quanto in questa vicenda vertici e responsabili materiali del fatto hanno collaborato per tenere nascosta una verità che mette in discussione tutto un sistema di potere.

Gennaio 2022

(Avv. E. Oropallo)

Il caso Cucchi, dure pene richieste dal PM per i depistaggi

 

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