CEDU sentenza del 23 2 2012
CEDU – Sent. del 23.2.2012 nel ricorso n. 27765/2009
Severa condanna per l’Italia per i respingimenti in Libia
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato l’Italia per i respingimenti di immigrati verso la Libia violando il principio di non respingimento che proibisce di respingere immigrati verso paesi dove possono essere perseguitati o sottoposti a trattamenti inumani o degradanti. Pertanto, la Corte ha condannato l’Italia per la violazione di 3 principi fondamentali: art. 3 – divieto di sottoporre a tortura e trattamenti disumani e degradanti; art. 13 – per l’impossibilità in cui si sono trovati i ricorrenti di depositare un ricorso contro il respingimento e art. 4 – IV protocollo aggiuntivo CEDU – che proibisce le espulsioni collettive.
Di conseguenza, la Corte ha riconosciuto ai ricorrenti anche un risarcimento di 15.000 euro oltre al pagamento delle spese processuali. Giusta condanna che ha fatto giustizia anche delle menzogne del Governo Italiano che aveva pubblicamente affermato che i migranti respinti non rientravano tra le persone aventi diritto all’asilo e non correvano alcun rischio in Libia. Affermazione che è stata clamorosamente smentita dalla CEDU.
Nota a cura avv. E. Oropallo – Marzo 2012