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AL GRAN BAZAR DELLA POLITICA

Si riunisce oggi a Bruxelles il Consiglio Europeo che deciderà i provvedimenti da assumere per contrastare sia la pandemia che ancora ci minaccia ma anche per riavviare il ciclo economico interrotto.

In queste ultime settimane, sul palco della politica si sono affollati in Italia tanti politici di ieri e di oggi, per dire la loro, per mettersi un’altra volta in gioco. Questa è l’impressione che se ne ricava quando ritorna in campo Alessandro Di Battista, l’altro inventore del marchio registrato M5S che vuole dire la sua sul MES, facendo crescere il nervosismo all’interno della compagine governativa.

D’altra parte, dopo le dimissioni dell’altro dioscuro, apparentemente resta vuota la poltrona di maggior rango della nidiata grillina e le tensioni nel governo potrebbero davvero essere la volta buona per ritornare in corsa.

C’è anche un amico di Di Battista – così si è definito Andrea Scanzi – il quale nel corso della trasmissione del programma “8 e 1/2” ha detto che Alessandro Di Battista farà di tutto per diventare il nuovo leader del M5S “anche se amabilmente ritiene che non abbia ancora deciso che cosa fare da grande…”. Bhe, visto lo stato di confusione in cui versa questa formazione politica, non gli augura certo un grande avvenire.

Nel frattempo, l’altro dioscuro (figlio di Dio ndr.), sta vivendo la sua nuova esperienza estera – speriamo solo che abbia fatto qualche lezione di inglese – il quale comunque non sembra affatto che abbia rinunziato ad essere, dietro le quinte, il vero capo del M5S.

Basta vederlo sempre al fianco del presidente facente funzioni Vito Crini, anche se in rispettoso silenzio. Insomma, Di Maio non rinuncia proprio a niente ma nel frattempo ha messo le mani nella marmellata estera, cercando di accreditarsi come il gran risolutore, colui che ha convinto i cinesi ad inviare un po’ di mascherine in Italia e a far arrivare anche qualche medico, in segno di riconoscenza per essere stato nel corso del passato governo, l’ispiratore di un trattato di collaborazione commerciale con la Cina, scavalcando così anche la posizione dell’UE che qualche settimana dopo sottoscriveva un “vero” trattato con la Cina con una serie di condizioni con le quali ha inteso far capire ai cinesi che non può entrare nel mercato europeo senza rispettare le regole dettate dall’UE.

Nel frattempo, però, nonostante le promesse fatte balenare dal nostro ministro, non è che sono arrivate tante richieste dalla Cina per l’acquisto di tonnellate di arance siciliane. Per fortuna nostra, possiamo continuare a disporre delle famose arance “tarocco” che sono sempre meglio delle mascherine cinesi. Ma non mancherà per il nostro protagonista l’occasione di importare dalla Cina un bel carico di pipistrelli vivi da regalare ai cultori dei riti satanici delle campagne del Casertano, nota zona turistica conosciuta anche come “Terra dei Fuochi” dove organizzare magari anche una serata culinaria all’insegna del pipistrello al forno, una nuova specialità della cucina orientale per celebrare questa rinnovata amicizia tra il popolo italiano e quello cinese.

23/4/2020

AL GRAN BAZAR DELLA POLITICA

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