I VACCINI SECONDO MATTEO
Non soddisfatto di aver sollevato una grana a livello europeo, non pago di aver messo in crisi il sistema di accoglienza dei migranti e travolto ogni norma posta a difesa del diritto di asilo, nelle ultime ore il Salvini nazionale, titolare di tutto il sistema di sicurezza interna, ha trovato un nuovo filone da sfruttare per far salire il tasso di condivisione di questo popolo di ignoranti e creduloni (non a caso in Italia i santoni sono più ascoltati degli scienziati), intervenendo nel settore della sanità pubblica ed in particolare occupandosi dell’importanza dei vaccini. A braccio, in un recente comizio elettorale, il sig. Salvini ha dichiarato che, secondo le sue profonde conoscenze, almeno 10 vaccini presenti nel programma di vaccinazione obbligatoria sono del tutto inutili. Anche il Ministro della Salute pubblica ha fatto capire che non spetta al nostro la competenza di trattare questa materia che spetta al Ministro della Salute pubblica, ribadendo l’importanza dei vaccini che hanno debellato – a partire dalla loro scoperta – malattie spesso mortali o gravemente invalidanti, come la poliomielite ad esempio. Ebbene, oltre ad invadere un campo che istituzionalmente non gli appartiene, dichiarazioni del genere false e tendenziose finiscono per gettare la sfiducia tra la gente, creando una situazione di pericolo pubblico diffuso. Ora, se non esercita una funzione che gli è propria, non vediamo perché non ci sia un Presidente del Consiglio a metterlo a tacere su problemi che non conosce. E questo sarebbe già sufficiente in un paese civile, non nel nostro certamente, a obbligarlo a dare le dimissioni. Ma se non fosse perseguibile per atti e fatti che concernano la sua funzione pubblica, è evidente che egli è perseguibile, fuori da questi casi, quantomeno per diffusione di notizie false e tendenziose che creano un allarme sociale di vaste dimensioni. C’è qualcuno disposto a fargli capire quali sono i limiti del potere, ahimè, che l’elettorato gli ha concesso? Non è il caso che sia allontanato dal governo del paese un soggetto pericoloso per tanti motivi? In fin dei conti, basterebbe per dirla come Eduardo, fine conoscitore dell’animo umano, “una semplice Pernacchia per ridurlo al silenzio”. Anche perché, purtroppo, non ci sono vaccini contro l’imbecillità. A chi gli chiedeva, (parlo del maresciallo De Gaulle, ve lo ricordate?), di abolire per decreto gli imbecilli, con la sua solita aria sorniona ed ironica, replicava “progetto troppo ambizioso”.
Giugno 2018
Avv. E. Oropallo